Iter del processo

Un lungo esame per essere promosso beato

Non è per nulla facile che un cristiano venga iscritto nell’albo dei Beati. La strada prevede molte tappe da conquistare con lunga pazienza.

1A TAPPA: GODERE FAMA DI SANTITÀ

Quando, il 9 luglio 1897, mons. Luigi Caburlotto ottantenne morì, molti non esitarono a dichiararlo santo e ad invocarlo come intercessore. Il perdurare della memoria piena di venerazione per la sua persona, fece nascere il bisogno di scrivere, di raccogliere le testimonianze perché non andassero perdute.

Nel 1922 la Madre Generale delle Figlie di S. Giuseppe, Madre Cristina Minchio, con il valido aiuto di padre Giuseppe Borghese, dei Cavanis decise di avviarne una raccolta. Questi iniziò anche a scrivere una biografia, che lasciò incompiuta. La continuò la sig.ra Virginia Perini, che, con la consulenza del sac. Giovanni Urbani, futuro patriarca, riuscì a completarla. Venne data alle stampe nel 1937. (immagine)

Non mancò mai da parte delle suore la preghiera al venerato fondatore con richiesta di grazie e di miracoli e la diffusione tra la gente della venerazione per lui.

Segno dell’affetto e della stima era stata anche la decisione di traslare il suo corpo dal Cimitero di S. Michele in isola, alla cappella adiacente la Chiesa di S. Sebastiano nel 1927. L’evento era stato solenne come una festa per il “ritorno del Padre in Famiglia”. (immagini)

 

2 A TAPPA: VERIFICARE CON UN PROCESSO CANONICO LA SANTITÀ DI VITA - PROCESSO DIOCESANO A VENEZIA (14 SETTEMBRE 1963 - 28 GIUGNO 1969

Tutti gli abitanti del Paradiso sono santi. Solo pochi vengono ufficialmente dichiarati tali dalla Chiesa attraverso un severo procedimento.

Il Processo diocesano per mons. Luigi Caburlotto fu celebrato a Venezia, città dove egli morì da un Tribunale ecclesiastico appositamente istituito. Si trattò di raccogliere tutta la documentazione possibile sulla sua vita, morte e “miracoli”. I documenti erano da cercare negli archivi e nella memoria di testimoni. Però quelli che lo avevano conosciuto di persona ormai erano pochissimi e molto anziani. Il card. patriarca Giovanni Urbani, chiuse gli Atti e inviò ogni cosa alla Congregazione dei Santi - Roma -  incaricata di valutare e completare le procedure.

 

3 A TAPPA: UN SÌ E UN RINVIO - 1971-1987

A Roma iniziò l’esame della documentazione inviata da Venezia.

Venne richiesto anzitutto a due censori teologi un giudizio sulla ortodossia di tutti gli scritti allora noti di don Luigi Caburlotto: il giudizio fu positivo.

Ma, per la documentazione storica risultò tanto ridotta che venne deciso di passare la Causa di mons. Caburlotto all’Ufficio storico della Congregazione stessa perché fosse preparata una Positio historica, cioè la ricostruzione storica degli 80 anni di vita di Padre Luigi e della memoria di lui nei successivi 70 anni.

Occorsero sedici anni di lavoro, ma finalmente tutto fu pronto per l’esame dei Consultori storici.

 

4 A TAPPA: GIUDIZIO DEI CONSULTORI STORICI - 1988

I Consultori, tutti periti storici, furono sei. Dovevano rispondere a questi quesiti:

a) La documentazione è corretta e sufficiente per conoscere la vita e l’opera del Caburlotto?
b) La documentazione merita credibilità storica?
c) Dalla documentazione emerge una comprovata fama di santità?

Per ciascuno dei quesiti il giudizio di tutti i Consultori fu unanimemente positivo. Era il 1° agosto 1988.

 

5 A TAPPA: I TEOLOGI E IL PAPA - 1994

Una seria documentazione storica è solo la base di partenza per arrivare al decreto del Papa con il quale dichiara che un cristiano cattolico ha vissuto in modo eroico tutte le virtù e che può quindi essere considerato e pregato come Venerabile dai fedeli. Occorre un altro serissimo esame: super virtutibus.

L’esame durò ben cinque anni, dal 1988 al 1993. La Positio historica venne consegnata a nove teologi i quali dovevano rispondere a questo quesito: La documentazione dimostra che il Caburlotto ha praticato in modo eroico le virtù teologali, cardinali e le altre virtù?

I nove Teologi, con personali sottolineature, espressero un giudizio positivo. Era l’11 dicembre 1993.

Il giorno 2 luglio 1994 il Papa Giovanni Paolo II, oggi Santo, emanò il decreto con il quale riconosceva al Caburlotto l’esercizio eroico delle virtù. Era Venerabile.

 

6 A TAPPA: PROCESSO DIOCESANO PER VERIFICARE UN PRESUNTO MIRACOLO - ROMA DAL 22.12.2009 AL 28.09.2010

Non potrebbe bastare? No. La Chiesa osa chiedere a Dio conferma delle sue deduzioni con un miracolo.

La preghiera rivolta a Dio per intercessione del ven. Caburlotto fu incessante, per tantissime persone, spesso esaudite nelle loro richieste, in modo che ne fossero consolate o nel corpo o nello spirito. Un miracolo però è qualcosa di più. E finalmente eccolo! Che una persona colpita da una malattia inguaribile si alzi in piedi dopo anni di carrozzina e di debilitazione generale - quanto accadde la notte tra l’11 e il 12 febbraio 2008 alla sig.ra Maria Grazia Veltraino a Roma - è un miracolo?

Siamo convinti di sì. E allora occorre procedere con ordine.

Il Tribunale ecclesiastico competente verificò tutto il materiale documentario della malattia. Interrogò tredici testimoni e consultò due periti medici. Il verdetto fu pienamente positivo, tanto che subito tutta la documentazione venne traferita alla Congregazione dei Santi del Vaticano.

 

7A TAPPA: PROCEDIMENTO DELLA CONGREGAZIONE DEI SANTI PER GIUNGERE AL DECRETO DI APPROVAZIONE DEL MIRACOLO

Per gradi.

  • DECRETO DI APPROVAZIONE DELLA VALIDITÀ DEL PROCESSO DIOCESANO SUL MIRACOLO 16.02.2012.
  • PARERE PREVIO. Prima di procedere al riesame di tutto il carteggio, la Congregazione dei santi si premunì del parere di due periti medici di propria fiducia ai quali naturalmente fornì tutta la documentazione. Dovevano rispondere a questa domanda: Ritenevano che quella guarigione fosse inspiegabile per la scienza medica attuale? Risposero di sì.
  • GIUDIZIO DEI MEDICI. Aperto ufficialmente il procedimento, la Commissione incaricata affidò a sette periti medici l’incarico di accertare se quella guarigione potesse dirsi inspiegabile. Risposero unanimemente di sì il 17.05.2013.
  • GIUDIZIO DEI TEOLOGI. Occorreva inoltre verificare per mezzo di chi fosse avvenuto il fatto inspiegabile. Esaminate le testimonianze i sette Consultori teologi incaricati giudicarono la guarigione improvvisa della sig.ra Veltraino si deve attribuire all’intercessione del ven. Luigi Caburlotto (28.01.2014).
  • GIUDIZIO DEI CARDINALI E VESCOVI. Il 6 maggio si radunò l’organo supremo della Congregazione dei Santi (Consulta di Cardinali e Vescovi) al quale spetta il giudizio conclusivo. Furono concordi nel ritenere corrette tutte le procedure e i giudizi via via emessi. Anzi auspicarono la beatificazione del ven. mons. Luigi Caburlotto.
  • PRONUNCIAMENTO DEL PAPA. Il 9 maggio 2014 il card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione dei Santi, informò il Papa delle conclusioni a cui era giunta la Causa del ven. mons. Luigi Caburlotto e Papa Francesco lo autorizzò a promulgare il Decreto sull’autenticità del miracolo attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Luigi Caburlotto.

 

8A TAPPA: LA BEATIFICAZIONE - 16 MAGGIO 2015

Sarà una grande festa insieme a Venezia. Solo allora potremo chiamare il nostro amatissimo don Luigi

BEATO!

Tutte le creature messe insieme sono insufficienti a colmare il cuore dell’uomo: egli ha bisogno di infinito, ha bisogno di Dio. Mons. Luigi Caburlotto