L’uomo da solo è molto debole, ma quando ha in sé l’amore di Dio non deve temere di nulla. Mons. Luigi Caburlotto
Presentazione libro Gori
Un libretto agile, ma un tesoro!
Presentazione nella Scuola di S. Teodoro, Venezia
6 maggio 2016 - La Sala Consiliare della Scuola di San Teodoro ci è stata messa a disposizione dal Guardian Grande dott.ssa Roberta Di Mambro, e questo ci ha permesso di realizzare il desiderio di continuare a far conoscere il beato Luigi Caburlotto nella sua Venezia, dove ha vissuto il ministero sacerdotale con ardente zelo pastorale e con vera passione educativa per i ragazzi.
Presenti più di 250 persone: 64 ragazzi del liceo dell’Istituto S. Giuseppe di Roma con 4 insegnanti e 4 genitori. 60 ragazzi dell’Istituto S. Giuseppe di Venezia (3-4-5 cl. Primaria) e i loro genitori, Volontari del Fanciullo, delegazione della Mater Dei, tutte le insegnanti e coordinatrice della scuola L. Caburlotto di Mestre, Insegnati e catechiste della scuola Sacro Cuore di Chirignago, le insegnanti della scuola di Spinea, molte Sorelle delle comunità.
Il Patriarca Francesco Moraglia e il suo segretario, il parroco dell’Angelo Raffaele-S. Nicolò dei M. don Paolo Bellio, due Padri Cavanis, un Padre Redentorista e uno di don Orione, mons. Martino Zagonel vicario episcopale della diocesi di Vittorio Veneto.
Da segnalare inoltre due pronipoti del Padre: Millino Giuseppina col marito (la mamma della signora era una Caburlotto, sorella di mons. Giovanni quindi una pronipote. C’erano anche altri amici e conoscenti, il dott. Gangai, la signora Goisis, l’avv. Rebesco e il dott. de Rosa del consorzio salesiano, i genitori del dott. Nicola Gori…
Sr Francesca Lorenzet, vicaria generale, ha svolto il ruolo di moderatrice e di guida. Ha anzitutto rivolto il saluto al pubblico e comunicato quello di Madre Idangela, superiora generale, assente perché in visita alle comunità nelle Filippine, ha quindi presentato il senso dell’incontro come omaggio e occasione di approfondimento del pensiero e della spiritualità del Beato Luigi Caburlotto a un anno dalla sua beatificazione. Si tratta, ha sottolineato, non solo di tener viva l’attenzione su di lui, ma anche di condividere in modo sempre più efficace lo spirito del carisma educativo con i collaboratori laici. Anche per questo, ha detto, si è voluto che fosse un laico, il dott. Nicola Gori, a curare il commento ai pensieri del Caburlotto che il libro oggi oggetto della presentazione, raccoglie.
Ha quindi presentato e poi ringraziato quanti sono intervenuti.
Il coro dei ragazzi della Scuola S. Giuseppe di Venezia, Voci in canto diretto dalla maestra Barbara Terruzzin, che, insieme a un gruppo di ragazze del Liceo di Roma hanno cantato Felici noi, parole del Beato Luigi Caburlotto musicate dal maestro Paolo Costa di Roma.
Ringraziando, sr Francesca ha commentato: “Chi canta prega due volte, dice s. Agostino e chi canta insieme, diciamo noi, esprime la gioia di una comunità che cresce”.
E’ seguita la coreografia di danza realizzata da 5 ragazze di terza sec. 1° della Scuola S. Giuseppe del Caburlotto di Roma, insieme a un allievo di 2^ e una di 4^ Liceo, preparati dai maestri Lorella Masala e Carlo Volponi. Un balletto delicato e suggestivo: a passo di danza, cinque ballerine hanno percorso il corridoio ventrale dell’ampia sala per volteggiare leggere e colorate tra il palco dei relatori e l’assemblea, mentre i due compagni percorrevano con esibizione di salti e capriole il corridoio centrale. Una espressione di “spiritualità giovanil”, ha detto sr Francesca, nello stile proprio degli adolescenti di oggi, un dono a tutti per disporre lo spirito all’ascolto e all’armonia, quasi trasportati su ali d’aquila, come recita il salmo.
La dott. Ilaria Pasqualetto ha offerto la recita appassionata ed efficace di un testo poetico in veneziano, scritto da parrocchiano di S. Giacomo dell’Orio nel 1885 in occasione della investitura a canonico del Beato Luigi Caburlotto. Il testo così ben proposto con ricchezza di espressione, di passione semplicità, discrezione e umiltà, ha suscitato un vigoroso appaluso. E’ stato voluto, spiegava sr Francesca per creare un ponte con la realizzazione teatrale che sarà presentata il 14 maggio p.v. presso l’Istituto Astori in Mogliano Veneto, dalla Scuola Primaria Luigi Caburlotto di Mestre.
Sua Ecc.za il Patriarca Francesco Moraglia ci ha onorato con la sua parola paterna, spontanea, “fresca” ha fatto vibrare il cuore dei presenti.
Proprio dalla danza ha preso spunto, tralasciando quanto aveva preparato. Egli ha osservato che l’espressione coreografica proposta dai sette ballerini è una visibile dimostrazione della necessità di intercettare le giovani generazioni nell’oggi. Dietro pochi minuti di esecuzione di un balletto si intravvedono uno stile e una dedizione educativa che, nel solco di un dono carismatico dato al beato Caburlotto, continuano a raggiungere efficacemente anche oggi educatori e giovani.
Ha sottolineato l’attualità del carisma educativo che oggi come ieri, è rivolto alle giovani generazioni.
Ha quindi espresso un cordiale apprezzamento per l’agilità del libro proposto, per le scelte oculate del dott. Gori, per la successione dei temi.
sr Francesca ringraziandolo ha ricordato che rispondendo ad un pensiero del Patriarca, le Figlie di S. Giuseppe hanno preparato 10 pannelli - ora esposti - nella Chiesa di San Salvador, e il 7 giugno con la sua approvazione saranno esposti nel nartece della Basilica di S. Marco, nei quali viene presentata la vita e il carisma del beato Luigi Caburlotto letti in chiave di misericordia. Questi pannelli sono stati esposti nella Chiesa dell’Angelo Raffaele durante la quaresima e per il 30 aprile nella chiesa di s. Giacomo dell’Orio.
Facendo memoria della devozione filiale del Beato a Maria in questo mese di maggio, I ragazzi della scuola s. Giuseppe di Venezia, il coro Voci in canto della maestra Barbara Terruzzin, hanno eseguito il canto: la Vergine degli Angeli. E’ stato un momento celestiale.
sr Francesca ha quindi presentato il dott. Nicola Gori, scrittore e giornalista dell’Osservatore Romano, sottolineando che l’obiettivo di tale scelta era di produrre un testo scritto da un laico per i Laici per trasmettere loro la ricchezza della spiritualità del quotidiano, del nostro Beato e ha affermato che il dott Gori con professionalità e sensibilità umana e religiosa ha ben risposto a tale desiderio.
Quando ha preso la parola, il dott. Gori, ha sorpreso per la modestia usata nel presentare il suo lavoro a fronte del convinto e caloroso profilo biografico-spirituale del Caburlotto che ha tracciato. Ne sapevo appena il nome, ha detto, mi è stato fornito tanto materiale da esserne travolto e da non sapere quale scelta operare. Nacque da qui il titolo: “Un tesoro da scoprire”, perché, ha proseguito, occorrerà scavare ancora e molto per lumeggiare adeguatamente questa figura. Ha condiviso l’opportunità di affidare a un laico un approfondimento: tanto più si moltiplicano le angolature da cui il Caburlotto viene studiato, tanto meglio la sua figura va a evidenziarsi. In particolare si è soffermato su una caratteristica dello stile educativo che – a suo dire – contraddistingue l’eredità carismatica delle istituzioni educative delle Figlie di S. Giuseppe e dei loro collaboratori: la cordialità e la dolcezza.
Il Caburlotto, ha detto ancora, ha trovato la sua missione a Venezia, nella concretezza del quotidiano appello che gli veniva dalla sua gente e dalle pubbliche istituzioni e nel segno dell’amore cordiale ha saputo trovare la risposta operativa e la collaborazione di altri coinvolti nel suo progetto.
Il dott Nicola Gori ha poi preso la parola ringraziando la Famiglia religiosa per aver avuto il coraggio di affidare ad un laico il compito di presentare la spiritualità del Beato Caburlotto.
In questo clima di gioia, di lode e di ringraziamento, il coro dei ragazzi della Scuola S. Giuseppe di Venezia, Voci in canto della maestra Barbara Terruzzin, ci ha aiutato a concludere angelicamente la serata con l’inno Beato Padre Luigi e il Panis Angelicus facendo memoria che il beato Padre ha trovato quotidianamente pace e coraggio nella celebrazione eucaristica.
Sr Francesca ringraziando ancora tutti coloro che hanno collaborato perché ogni particolare raggiungesse il cuore dei presenti ha invitato tutti il 7 giugno per la S. Messa celebrata da sua Eccellenza il patriarca nella Basilica di S. Marco alle ore 18.00.
Massimo e Cinzia della parrocchia dell’Angelo Raffaele, si sono resi attivi per la divulgazione della biografia e del libro oggetto di presentazione e il loro lavoro è stato utile ed efficace, tutti hanno apprezzato la loro cordialità veneziana.